Apro questo topic di discussione generale sulla VR e le tecnologie limitrofe (AR, MR), più orientato al business e ai settori a cui si rivolge.
La discussione nasce molto velocemente su Discord, evidenziando sulla VR
- Precarietà del mercato consumer gaming
- Testing ostico per chi ci lavora
- Non è un medium adatto al gaming, eccetto walking simulator e racing game
Volevo approfittarne per approfondire un po' il tema e fare chiarezza, visto che di VR io ci campo, prima come libero professionista specializzato in VR dev, e poi aprendo un'azienda da zero soldi (no investitori, no soldi di mamma e papà, no azienda creata con i soldi di un'altra azienda che faceva tutt'altro), che dopo un anno e mezzo ha uffici, PC, licenze e dipendenti a tempo indeterminato.
Quindi la premessa è che il business della VR funziona, funziona così tanto che in Italia dal 2017 la maggior parte delle digital agency hanno iniziato a sbandierare anche soluzioni VR. Ho visto altre software house, piuttosto che studi gaming iniziare a fare VR sempre di più, e aziendoni che provano a crearsi il team interno per fare soluzioni VR da rivendere al loro parco clienti. Aziendoni tipo Vodafone, Nokia, Dassault.
È verissimo da un lato che, per il puro gaming, non funziona. O meglio, non funziona con i canoni standard a cui siamo abituati per il gaming, aka "Steam, Xbox, Playstation" etc etc.
A livello di sviluppo puro, costa di più. Già accennato che richiede un sacco di testing in più, ha bisogno di più lavoro lato design, ti richiede spazio e hardware in più. Il tutto per vendere ad un mercato più ristretto: ecco perché nel mondo gaming al momento è quasi "no sense".
Dall'altro lato però, spezzando una lancia a favore, ti permette di farti notare "un pochino" di più, perché il market è meno affollato. Quindi magari si riescono a fare più copie con poco effort, ma non ne potrete mai fare tante.
I walking simulator per me sono proprio quelli che non sfruttano bene la VR (movimento snaturalizzato).
D'altro canto, il mercato di giochi VR a target arcade sta man mano esplodendo, fra licenze commerciali e i vari arcade che aprono in Cina e resto del mondo.
Se fate quindi un prodotto carino ma a basso costo, si può riuscire tranquillamente ad uscirne in positivo.
Poi c'è tutto il mondo B2B. Fare un gioco in VR ti insegna a farla e vedere i vari problemi, e in più i lavori B2B a confronto sono semplici. E nel B2B risolvi problemi veri, fai guadagnare soldi, quindi ti pagano. La VR qui è più viva che mai, motivo per cui aziende che improvvisamente fanno anche VR stanno sbucando come funghi.
Discussion open. 🙂