Blasphemous recensione
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La caratteristica dei metroidvania (generi di videogiochi chiamati così perché ispirati a Metroid e a Castelvania) è di avere una mappa con luoghi in cui ritornare una volta ottenuto un “upgrade” del personaggio, ad esempio un salto più in alto o un arma in grado di distruggere delle cose che prima non si potevano distruggere.
Il successo del metroidvania dipende dal livel design, dall’impressione che ha il giocatore di “fregare” il gioco accedendo a dei luoghi a cui prima non riusciva ad accedere, o a fare delle cose che permettono al giocatore di saltare intere sezioni per finire in breve tempo il gioco.
Il metroidvania è l’esempio magistrale di speedrun, della corsa a finire prima. Maggiore è la capacità del giocatore di destreggiare il personaggio e di utilizzare i suoi upgrade, più velocemente finisce il gioco.
Blasphemous oltre a soddisfare questo requisito, quindi ad avere un sistema di controllo del personaggio eccellente e delle combo di attacchi ottimamente strutturati e funzionali al level desing, ha anche una bella storia, e anche se non l’avesse sarebbe comunque un ottimo gioco.
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Ispirato all’età dell’oro spagnola, al periodo della fioritura delle arti e della letteratura in Spagna nel XVI e XVII secolo, ma anche al periodo dell’inquisizione spagnola; Blasphemous riesce a rendere perfettamente oltre allo stile e all’estetica dell’età dell’oro anche il turbamento morale e spirituale dell’epoca, sincretizzando bellezza e orrore in un solo gioco.
L’astuzia dei developers di Blasphemous è di parlare di questo periodo, senza citare la religione a cui è ispirato. Semplicemente sostituendo simboli e nomi, ma mantenendo la sostanza, di contrizione, orrore e speranza.
E ci riesce perfettamente.
Il tutto reso in una pixel grafica, che eccelle nella capacità espressiva di resa dei personaggi, faccio degli esempi: Tirso e i baciatori di Piaghe, questo gruppo di npc (personaggi non giocabili) che si trovano nel paese di Albero, sono ispirati a San Franceso d’Asisi, che si dice si sia preso cura dei lebbrosi e visse con loro come amico, guarendo le loro ferite in un gesto scioccante di misericordia: baciandoli sulla fronte senza paura di essere contagiato.
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Subito il giocatore viene coinvolto nella storia da questi pochi pixel che rendono perfettamente lo spirito di contrizione e carità che vogliono trasmettere, i gesti sono accennati essenziali nella rappresentazione ma visibili e comprensibili.
Lo stesso è reso magistralmente con la storia di Socorro, una donna che chiede al “Miracolo” questo Ente che si manifesta nel mondo di Blasphemous di patire le sofferenze dei condannati dalla Chiesa per i loro peccati, nella sua compassione sceglie di patire al loro posto, cosicché sul suo corpo appaiono le ferite di frustate, tagli e percosse ricevuti dai condannati, ed è resto in pixel art in modo eccellente, per cui si comprende perfettamente il martirio che sta patendo la donna, anche se privo del dettaglio di una grafica senza limiti.
Blasphemous è stracolmo di belle storie, che si intrecciano e si sviluppano insieme al proseguimento del gioco, da cui il giocatore non esce indifferente, inevitabile affezionarsi e cercare di aiutare questi personaggi secondari nello sviluppo della storia.
Ma c’è di più, parliamo dell’estetica dei nemici e dei boss, uno dei più belli a mio parere, è Ten piedad un mostro dalla testa scheletrica di capra con le corna e il corpo martoriato da chiodi, lo possiamo vedere sdraiato su di una statua che lo accoglie in un’abbraccio, come nella Pietà di Michelangelo, il riferimento è esplicito, accompagnato da una musica crescente ed incessante, che rende perfettamente sia la cupezza sia la forza del personaggio.
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E appunto, le musiche di Blasphemous non sono da meno rispetto alla grafica eccellente e all’ottimo gameplay. Temi coinvolgenti e perfettamente coerenti con l’ambientazione e lo spirito del gioco.
E sopra tutto questo, abbiamo a disposizione 3 DLC gratuiti, che espandono ulteriormente l’esperienza di gioco realizzando un mondo completo, anche senza i quali sarebbe comunque stato un ottimo gioco.
Capolavoro.
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