Da qualche giorno è in corso una "protesta" sui social contro le procedure di selezione dei programmatori durante i colloqui di lavoro, e in particolare contro la diffusa pratica di proporre dei "quiz" tecnici ai candidati, da risolvere carta e penna, oppure alla lavagna, senza l'ausilio di alcuna guida o help, né tanto meno di internet e dei motori di ricerca.
I fautori della protesta sostengono che i test carta e penna siano puramente nozionistici, non riflettano le reali condizioni di lavoro di chi programma, e favoriscano chi, magari ancora fresco di università, ha il tempo di prepararsi su certi tipi di quesiti, a differenza di chi invece lavora a tempo pieno, o magari ha una famiglia e dei figli a cui pensare, e non ha modo di ritagliarsi spazi di studio intensivo per prepararsi ai colloqui.
D'altro canto però, e queste sono riflessioni che sono emerse anche parlandone nella chat Discord (http://bit.ly/2hYHea3), queste procedure sono comunque necessarie per fare una scrematura dei potenziali candidati, e soprattutto per un intervistatore esperto il quiz alla lavagna non serve a valutare la nozionistica, quanto piuttosto a vedere come il candidato ragiona, come si comporta sotto pressione, come procede quando non ha la soluzione a portata di mano, e così via.
Però c'è anche chi dice che purtroppo intervistatori di questo tipo non siano una regola, e invece ci si ritrovi spesso ad avere a che fare con reparti HR dati in outsourcing a gente che fa il proprio lavoro meccanicamente, e che alla fine è solo interessata a compilare una checklist di risposte giuste o sbagliate.
Voi come la pensate?
https://gameloop.it/2017/03/04/quiz-senza-computer-durante-colloqui-tecnici-per-assumere-programmatori-pro-o-contro/